Prestigiosa opportunità per investitori ed estimatori.
"Palazzo Bolognetti" (Palazzo dei Caccialupi). Le origini di questa maestosa residenza sono molto antiche, le prime notizie, infatti, risalgono all'anno 1578, quando l'immobile era di proprietà di Ludovico Caccialupi, insigne membro del Senato Bolognese. Più tardi il palazzo divenne parte della Tenuta di Galliera (di proprietà dell'avvocato Aldini) che venne poi venduta a Napoleone, il quale costituì nel 1812 il Ducato Imperiale di Galliera, come testimonia lo stemma posto sulla facciata della torre.
Dal punto di vista architettonico, nel corso dei secoli, l'immobile ha subito varie modifiche, le ultime delle quali a cavallo tra la fine del '700 e gli inizi dell'800 che ne hanno decretato l'aspetto odierno e di cui conserva al suo interno alcuni elementi originali, quali pavimentazioni in cotto, archi in pietra, porte modanate.
Si tratta di un edificio dal forte impatto visivo ed emozionale che domina e sembra quasi abbracciare per proteggere ed accogliere il rigoglioso territorio circostante ed i suoi abitanti.
Allo stato attuale, l'immobile necessita di ristrutturazione ed è così costituito: il corpo di sinistra e quello centrale ospitano gli appartamenti ed alcuni locali ad uso magazzino/autorimessa, mentre il corpo di destra ha mantenuto la struttura originale di fienile/ricovero mezzi agricoli.
Questa imponente dimora, grazie ai suoi generosi volumi ed alla peculiare posizione strategica, si presta a varie destinazioni d'uso. Sarà possibile realizzare appartamenti di pregio di varie metrature, nonché una elegante struttura ricettiva o un raffinato Country Club. Queste, chiaramente, sono solo alcune delle tante ipotesi progettuali possibili.
Relativamente all'intervento di ristrutturazione, la Regione Emilia Romagna ha assegnato a Palazzo Bolognetti un sostanzioso contributo pari a 550.000,00 € "per la riparazione o il ripristino con miglioramento antisismico degli edifici privati soggetti a tutela" (Ordinanza n. 4 del 29 febbraio 2024).
Le informazioni e le immagini contenute in questo annuncio hanno scopo prettamente informativo e non costituiscono, in alcun caso, elemento contrattuale.
Potete contattarci senza impegno per maggiori informazioni o per prenotare un appuntamento per visionare questo immobile in vendita.
"Palazzo Bolognetti" (Palazzo dei Caccialupi). Le origini di questa maestosa residenza sono molto antiche, le prime notizie, infatti, risalgono all'anno 1578, quando l'immobile era di proprietà di Ludovico Caccialupi, insigne membro del Senato Bolognese. Più tardi il palazzo divenne parte della Tenuta di Galliera (di proprietà dell'avvocato Aldini) che venne poi venduta a Napoleone, il quale costituì nel 1812 il Ducato Imperiale di Galliera, come testimonia lo stemma posto sulla facciata della torre.
Dal punto di vista architettonico, nel corso dei secoli, l'immobile ha subito varie modifiche, le ultime delle quali a cavallo tra la fine del '700 e gli inizi dell'800 che ne hanno decretato l'aspetto odierno e di cui conserva al suo interno alcuni elementi originali, quali pavimentazioni in cotto, archi in pietra, porte modanate.
Si tratta di un edificio dal forte impatto visivo ed emozionale che domina e sembra quasi abbracciare per proteggere ed accogliere il rigoglioso territorio circostante ed i suoi abitanti.
Allo stato attuale, l'immobile necessita di ristrutturazione ed è così costituito: il corpo di sinistra e quello centrale ospitano gli appartamenti ed alcuni locali ad uso magazzino/autorimessa, mentre il corpo di destra ha mantenuto la struttura originale di fienile/ricovero mezzi agricoli.
Questa imponente dimora, grazie ai suoi generosi volumi ed alla peculiare posizione strategica, si presta a varie destinazioni d'uso. Sarà possibile realizzare appartamenti di pregio di varie metrature, nonché una elegante struttura ricettiva o un raffinato Country Club. Queste, chiaramente, sono solo alcune delle tante ipotesi progettuali possibili.
Relativamente all'intervento di ristrutturazione, la Regione Emilia Romagna ha assegnato a Palazzo Bolognetti un sostanzioso contributo pari a 550.000,00 € "per la riparazione o il ripristino con miglioramento antisismico degli edifici privati soggetti a tutela" (Ordinanza n. 4 del 29 febbraio 2024).
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