Curiosità

Cosa mettere nello zaino da trekking per uno o piú giorni

Articolo di Special Guest 13 aprile 2023
Saper scegliere cosa portare in montagna è fondamentale per la riuscita di un trekking, soprattutto per evitare di appesantire inutilmente lo zaino oppure per non dimenticare cose imprescindibili a casa.

Pianificata l’escursione, il momento più critico prima di partire è sempre: cosa mettere nello zaino da trekking? E a ragione, perché la scelta e il peso dello zaino costituiscono due dei fattori più importanti quando si affronta un’escursione di uno o più giorni e vanno, pertanto, “modulati” proprio in base al tipo di cammino che abbiamo scelto di intraprendere. 

La scelta di cosa mettere nello zaino da trekking dipende da alcuni elementi-chiave, come:

  • lunghezza del percorso o numero di giorni previsti del cammino;
  • altitudine;
  • presenza o assenza di punti acqua per il riempimento della borraccia;
  • alimentazione;
  • necessità di attrezzature specifiche.

Aspetti in grado di condizionare scelta e peso dello zaino, che rappresentano una priorità rispetto a tutti gli altri. Vanno, quindi, considerati con attenzione, onde evitare di ritrovarsi in situazioni disagevoli o, peggio, pericolose. 
Ecco un rapido e completo promemoria di come e cosa portare nello zaino da trekking e come scegliere lo zaino giusto stilato da CasaMontagna.it, portale nazionale specializzato in compravendita di immobili in zona montana e pedemontana, che oltre ad aiutarti a trovare la casa perfetta, offre anche tante altre informazioni per chi, come te, ama vivere la montagna a 360 gradi.

Cosa non deve mai mancare in uno zaino da trekking 

Come detto, esistono alcune cose imprescindibili in qualsiasi zaino, indipendentemente dalla lunghezza o durata del trekking. La prima è sicuramente la borraccia e sempre della capacità ottimale per affrontare il cammino che ci si accinge ad intraprendere.

Quanta acqua portare per un trekking

Abbondare un minimo con l’acqua da portare non è mai una cattiva idea: sempre meglio tornare con un po’ di acqua nello zaino che ritrovarsi senza nel momento del bisogno! Oltre a dissetarci, l’acqua potrebbe rivelarsi utile in situazioni più o meno importanti, come dissetare un compagno di escursione rimasto senza, pulire una ferita o spegnere un fuoco. Qualora dovesse pesare eccessivamente, può essere svuotata facilmente… bevendola, che è sempre una buona idea. 
Inoltre, fattore determinante è la presenza, o meno, di punti d’acqua lungo il cammino o di lunga distanza tra questi nel caso di trekking di più giorni. In questo caso, un solo litro potrebbe non bastare. Quindi meglio aumentare!

Come vestirsi per un trekking

Altra cosa indispensabile, specie per trekking di alta quota, è rappresentata dal vestiario. In montagna, si sa, le condizioni meteo possono mutare repentinamente, anche senza preavviso. Siti e app come 3b Meteo o Meteo.it possono darci indicazioni parziali sulle condizioni meteorologiche, non basate sulle reali condizioni a quote più alte. Quando si pianifica un’escursione, meglio controllare siti specializzati come mountain-forecast.com, in grado di dirci con più precisione quali siano e quali saranno temperature e condizioni meteo sulla montagna e la quota che stiamo per affrontare. 
In ogni caso, un cappellino, guanti di pile e una maglia termica di ricambio occupano pochissimo spazio ed è sempre bene tenerli nello zaino in quanto, all’occorrenza, si rivelano fondamentali. 

Kit di primo soccorso  

Spesso, quando si parla di cosa mettere nello zaino da montagna, si sente parlare di kit di primo soccorso, ma cosa significa nello specifico? Borse e kit di primo soccorso da trekking sono facilmente reperibili online e nei negozi specializzati e contengono, solitamente, un po’ di tutto. Si tratta, però, di accessori spesso ingombranti da tenere nello zaino e, talvolta, contenenti dispositivi inutili se non si è in grado di utilizzarli. Partendo dal presupposto che, se non si è esperti, la prima e migliore cosa da fare in caso di difficoltà in montagna è chiamare il soccorso alpino, anche solo per una semplice storta o contusione. Per farlo, basta contattare il 118 e spiegare la situazione, provvederà il centralino ad inoltrare la chiamata al servizio CNSAS territoriale. 

Tuttavia, alcuni dispositivi di primo soccorso e, soprattutto, di segnalazione sono sempre da tenere nello zaino. Tra questi:

  • Garze sterili e bendaggi elastici, per fasciature di fortuna;
  • Spago o cordino (si rivela sempre utile al momento giusto);
  • Fischietto per segnalare la propria posizione ai soccorritori;
  • Forbici per garze o coltellino;
  • Acqua ossigenata o disinfettante.

Pochi materiali che occupano pochissimo spazio, ma davvero utili all’occorrenza.

Come si prepara lo zaino da trekking 

La disposizione, l’ingombro e il peso del contenuto dello zaino sono fattori di estrema importanza. Il peso dello zaino, in particolare, non dovrebbe mai superare il 15% del peso di chi lo sostiene. Ciò significa che un individuo di circa 70kg dovrebbe orientarsi su uno zaino del peso massimo di 10kg e mezzo. In linea generale, il peso ideale di uno zaino per un trekking di più giorni non dovrebbe mai superare i 15kg, che è già un peso piuttosto impegnativo da portare, specie su dislivelli medi o importanti. 

La distribuzione del peso dovrebbe, inoltre, sempre essere uniforme per evitare sbilanciamenti o posture errate durante il cammino. Tenere sempre gli oggetti più pesanti, come cibo, sacco a pelo, tenda o simili posizionati in fondo alla borsa, nella zona dove lo zaino appoggia sulla parte lombare / renale della schiena. In questo punto, il peso viene sostenuto senza problemi da schiena e spalle mentre, disponendo questi oggetti nella parte alta, la tendenza dello zaino sarebbe quella di proiettare chi cammina all’indietro, sbilanciandolo e costringendolo ad uno sforzo per tornare in asse. 
Infine, uno zaino da trekking ben fatto viene sempre preparato in base alle priorità di uso degli oggetti al suo interno. Guanti, cappellino o guscio / giacca, devono sempre essere immediatamente disponibili all’occorrenza, così come l’acqua. Questo significa che non dobbiamo perdere tempo a cercarli all’interno dello zaino, ma trovarli in modo veloce appena aperta la zip.

Allo stesso modo, fazzoletti di carta, salviette, kit o dispositivi di primo soccorso vanno sempre inseriti in una tasca a parte, magari superiore o laterale, a loro dedicata. Cibo e altri materiali possono essere stipati in fondo, ed essere tirati fuori con calma quando ci si ferma per una pausa o per bivaccare. 

Alleggerire il peso dello zaino da trekking

Se stai preparando lo zaino per una escursione, procedi in questo modo:

  1. posiziona tutto il contenuto su un piano (letto o scrivania) e osservalo nel suo insieme;
  2. chiediti cosa eventualmente puoi togliere e cosa invece è assolutamente necessario;
  3. procedi con una prova inserendo tutto il materiale utile, pesando lo zaino e cercando di capire se è tutto ben posizionato al suo interno o se l’intero asset necessita di una piccola revisione per distribuire meglio il peso o per avere accessori primari in una posizione più comoda.

In linea di massima, è possibile alleggerire lo zaino acquistando capi di abbigliamento o scegliendo cibi di peso inferiore. Dalle classiche giacche antivento o gusci impermeabili, oggi del peso di appena 200g – 300g, fino a barrette e spuntini di piccola dimensione ma di grande carica energetica.

Come scegliere lo zaino da trekking

Il peso di uno zaino da trekking vuoto e la sua capienza hanno, a loro volta, importanza. Non esiste un vero e proprio standard relativo alla capacità degli zaini da trekking in relazione al tipo di escursione da affrontare ma, in linea di massima, potremmo dire che:

  • uno zaino da 15 o 20 litri può andar bene per un’escursione giornaliera;
  • uno zaino da 50 litri per un’escursione giornaliera più lunga, che preveda passaggi alpinistici e, quindi, necessità di portare attrezzature specifiche oltre ai materiali ordinari;
  • uno zaino da 90 litri può essere sicuramente ideale per un trekking di più giorni, come un cammino o un’escursione in tenda.

Caratteristiche cambiano in funzione delle necessità. Se stiamo pensando ad un trekking con bambini o cani, avremmo bisogno di maggiore capienza per portare con noi anche ciò che potrebbe essere utile per loro, dall’acqua al cibo o al vestiario. 

In questo, quindi, è sempre utile scegliere lo zaino da trekking in base al tipo di escursione da fare, e delle sue funzionalità, per esempio:

  • schienale areato, per una maggiore traspirazione della schiena;
  • presenza di alloggi laterali per le borracce;
  • presenza di tasche immediatamente raggiungibili e capienti;
  • predisposizione per sacca d’acqua in alternativa alla borraccia;
  • predisposizione per legatura di bastoncini da cammino, tenda, sacco a pelo o altre attrezzature.


Cosa mettere in uno zaino da trekking per uno o più giorni

Come abbiamo visto, oltre a quello che non dovrebbe mai mancare e a come disporlo, è importante sapere cosa mettere nello zaino.

Per un’escursione giornaliera, oltre ai fondamentali citati in precedenza (acqua, cibo, vestiti di ricambio, cappello e guanti + il kit pronto soccorso) dovremmo eventualmente lasciare un po' di spazio per ospitare impermeabile, guscio, giacca o gilet smanicato, qualora volessimo toglierli lungo il cammino. 

Per trekking di più giorni la questione zaino si complica un po’. Necessario prevedere un beauty con l’occorrente per lavarsi e per lavare i vestiti di ricambio, nel caso di trekking di cinque giorni o anche più lunghi. Per trekking settimanali su cammini organizzati, come il cammino di Santiago o il Cammino d’Italia, l’intero tracciato prevede, solitamente, servizi pensati appositamente per i pellegrini, come il trasporto degli zaini da una tappa all’altra, punti di ristoro o per il lavaggio veloce di vestiti. In questo caso, si può pensare allo zaino anche in funzione della disponibilità di questi servizi, esagerando un minimo con il peso, se il bagaglio viene trasportato, o provvedendo alle necessità impellenti con uno zainetto più piccolo da portare lungo il cammino. Sempre meglio, tuttavia, informarsi prima di partire.

Per un trekking di più giorni, inoltre, potrebbe essere necessario avere stoviglie e l’occorrente per lavarle, sacchetti per la raccolta di panni sporchi o piccoli rifiuti e, ad oggi, una powerbank per la ricarica del cellulare. Proprio quest’ultimo accessorio rappresenta ormai un vero must per trekker e escursionisti in genere, tanto da essere ormai integrato in alcuni modelli di zaino da trekking con pannellino solare per la ricarica cellulare. 

Indipendentemente da tutto, infine, l’unico elemento davvero essenziale in ogni zaino è sempre il buonsenso: quel sentimento, cioè, che consente di pensare l’avventura del trekking con raziocinio e coscienza, per viverlo a pieno e in modo sicuro.

Buon cammino!

Special Guest