Rivoluzioni silenziose
Forse, come me, anche tu hai una chiavetta USB attaccata al portachiavi: non si sa mai! Lì da 8 anni, non la uso da 4. La tecnologia avanza pervasiva nella nostra quotidianità e non ce ne accorgiamo. Ci adattiamo distratti e in tempi sempre più rapidi nuove soluzioni si sostituiscono alle precedenti. Alcune però sono destinate a fare il botto. Meglio cominciare a conoscerle per non trovarsi impreparati e utilizzarle prima che diventino anch’esse obsolete. La tecnologia blockchain è una di queste.
Come funziona il Blockchain in 4 parole
Il sistema blockchain è un modo di conservare i dati in pacchetti diffusi (block), archiviati in modo permanente su una rete interconnessa di computer di utenti noti e registrati (network). Ogni pacchetto ha un timbro temporale (timestamp) ed un link crittografato ad un altro block cronologicamente precedente, con cui si concatena irreversibilmente (chain). Ogni network concorda autonomamente le modalità di conferimento dei dati nel registro diffuso mediante un proprio peculiare meccanismo di consenso automatizzato.
I pacchetti di dati appartengono al network che lo ha creato, sono così di tutti e di nessuno. Concretamente le mega banche dati tradizionali, finora nella esclusiva disponibilità di governi o potentati economici, sono destinate all’obsolescenza.
Quali sono i vantaggi del blockchain digitale? Ecco i 6 motivi per cui molto presto il settore non potrà farne a meno.
- Agilità. La parola d’ordine negli affari è smart: serve agilità mentale per muoversi sul mercato, ma anche dotarsi di strumenti che consentano una maggiore elasticità operativa, svincolata dall’hardware di agenzia. Uno smartphone e pochi attimi di connessione possono consentire oggi di accedere ai volumi di dati di una blockchain, domani -in ipotesi- di operare il trasferimento di un immobile.
- Accessibilità. I dati impacchettati diventano disponibili a tutti senza bisogno di autorità di intermediazione o controllo: da un lato resta traccia di chi vi ha avuto accesso, dall’altro non è possibile operare alcuna modifica. Pensa solo ai vantaggi di un catasto o di registri immobiliari così congegnati: ogni interessato in ogni momento può verificare in tempo reale la titolarità del bene e tutta la documentazione correlata.
- Sicurezza. Il sistema di concatenazione univoca e irreversibile, con crittografia e timestamp, la validazione reciproca ed il controllo automatico dell’identità degli utenti del network garantisce che i dati scambiati e registrati nella blockchain siano sempre autentici e integri: nessuna informazione inserita può essere eliminata, alterata o persa. Una ipotetica eventuale breccia nella catena, la cancellazione di un pacchetto, è di fatto impossibile, poiché viene automaticamente sostituito da se stesso, che era nella disponibilità del network. Il sistema è autoprotetto per sua natura.
Questo aspetto è estremamente interessante! Con buona pace dei notai, verrà meno l’esigenza di tutti gli adempimenti e formalità ora necessari per garantire sicurezza e pubblicità delle transazioni immobiliari.
- Economicità. Ogni imprenditore ha un dilemma: come spendere meno per guadagnare di più. I costi di gestione del sistema blockchain per il settore immobiliare dovrebbero essere relativamente bassi, a fronte dei grandi vantaggi che consente, per il venir meno di tutte le spese burocratiche e per la smaterializzazione di atti e documenti. Ma bisognerà attendere che questa tecnologia vada a regime e sia messa a disposizione degli utenti in modo generalizzato per poter valutare il rapporto costi/benefici.
- Tokenizzazione. “Immobile”= che non si muove. Non esiste nessun altro settore commerciale così intrinsecamente consolidato di quello immobiliare. La blockchain consente consente di rendere liquido il mattone! Come? Se non ha senso frazionare un asset immobiliare in una miriade di piccole quote proprietarie, è invece possibile creare una società veicolo cui viene intestato l’immobile. Le quote di partecipazione di questa società diventano token, gettoni frazione del valore totale, e possono essere immessi sul mercato in grande numero, quindi trattati e trasferiti in modo vantaggioso e agile, grazie a questa tecnologia. In questo modo l’investimento diventa accessibile anche ai piccoli investitori, che ne erano finora esclusi.
La tokenizzazione riveste particolare interesse nell’ambito dei crediti in sofferenza. In futuro un NPL (non perfoming loan) potrà essere immesso sul mercato tokenizzato e venduto in frazioni appetibili, consentendo un ripianamento della posizione senza svalutazione o svendita.
- Dematerializzazione delle transazioni. Sogna con me: il cliente ti invia un link crittografato. Tu lo validi e lo inoltri nel sistema. Ai registri immobiliari compare il trasferimento di proprietà, sul conto del venditore compare l’accredito del prezzo e sul tuo la provvigione. Una transazione chiusa in un minuto. Nessun rogito, nessuna trasferta, niente carte, massima celerità: tutto in un click.
Non è fantascienza, ma neanche ancora realtà
Tutte le sperimentazioni di applicazione concreta del sistema blockchain hanno dato ottimi risultati. Viste le premesse non stupisce. Il passaggio davvero problematico è l’adeguamento delle normative in modo che l’uso di questa tecnologia innovativa possa avere valore legale. Per capirci: nella prima applicazione italiana della blockchain al mercato immobiliare, si è realizzata la tokenizzazione, ma i token non sono trasferibili.
Quanto tempo sarà necessario? Difficile dirlo, quello che è certo è che succederà. Sarai tu il primo a concludere una transazione con un click?