Il gioco è una delle prime esperienze formative che fa il neonato. Molti credono, a torto, che la fase ed il gusto per il gioco sia da limitarsi all’infanzia. In realtà è un elemento permanente della nostra esistenza. Il pedagogo Robert Baden-Powell, su questo principio ha fondato l’esperienza educativa dello Scoutismo. La frase "Tutto col gioco, niente per gioco" è un suo motto.
Le persone giocano continuamente, c'è chi gioca con una pratica sportiva, chi mantiene la tradizione del gioco di società, chi si sfida con gli innumerevoli videogame in circolazione, fenomeno che coinvolge grandi e piccoli di tutto il mondo, chi rischia col gioco d'azzardo. Da qualche tempo inserire l’elemento “gioco” nell’attività imprenditoriale è diventata una strategia di team building, chiamata gamification, con sorprendenti risultati in termini di produttività e di profitto.
Per giocare occorre una squadra, affiatata ed allineata rispetto ai risultati da raggiungere, formata e consapevole di se stessa e del brand che rappresenta. Una squadra capace di orientarsi e farsi guidare da numeri concreti, obiettivi e risultati rappresentati in grafici e schemi.
Occorrono professionisti che vogliono mettersi in pista ed accettare la sfida e la competizione. Se ti riconosci, sì: puoi giocare con noi!
Perché la gamification è una strategia vincente nel settore immobiliare? Perché può affiancare o sostituire il sistema di incentivazione individuale con uno in cui la squadra o il team sono in competizione pro-attiva per il raggiungimento di specifici obiettivi ben definiti e condivisi.
Per ogni gioco che funziona servono poche regole, chiare a tutti.
Premi
È molto importante che passi il concetto “ha vinto lui/lei, ma bravi tutti!”. I premi finali devono essere noti fin dall’inizio della partita e ovviamente non si sostituiscono ad eventuali provvigioni, incentivi o riconoscimenti di produttività di natura patrimoniale.
I primi premi possono consistere in una cena, uno spettacolo o un week-end di vacanza offerta. Per concretizzare il “bravi tutti” pensa a sottopremi specifici per categoria di attività. Infine festeggia la fine della “partita” con una cena collettiva insieme a tutta la squadra.
Briefing e de-briefing
Come detto all’inizio, “tutto col gioco, niente per gioco”. Infatti l’inserimento dell’aspetto ludico non deve far perdere di vista il fatto che parliamo di professionisti che svolgono un’attività economica finalizzata al profitto. Per questo motivo la “partita” deve essere introdotta da una seduta plenaria dove si espongono le regole del gioco e si risolvono tutti i dubbi e le perplessità.
Durante tutta la sua durata, ne devi essere arbitro e periodicamente riunire il team per fare il punto della situazione e mantenere alta la motivazione. Alla fine, organizza un confronto libero tra tutti per poter evidenziare i risultati positivi ottenuti ed eventuali negatività emerse, da evitarsi in futuro.
Molti ne parlano, alcuni non sono del tutto convinti, magari pensano che non sia una cosa seria. Tu, invece, spegni il PC e scendi in campo!
La casa dei tuoi sogni è dietro l’angolo.