In questo momento storico, ricco di innovazioni, anche il settore immobiliare è in fermento. L’agente immobiliare deve infatti valorizzare il proprio ruolo attraverso le competenze che mette in campo quotidianamente. Costruire relazioni sociali che possono evolvere in relazioni professionali, è essenziale per far crescere e mantenere quella rete di opportunità che permette di vivere una stagione imprenditoriale "sempreverde".
La sfida è quella di rompere gli argini dell'isolamento, realizzare il piano d’azione della nostra vita da imprenditori e consulenti, uscire dal nostro guscio. Relazioni e formazione sono due aspetti sinergici: il primo crea l'ambiente ideale per ospitare il secondo, quindi competenze che favoriscono e rafforzano la nostra credibilità nella rete sociale.
Nonostante i vantaggi che derivano da questo circolo virtuoso, sono ancora tanti i professionisti immobiliari che confondono relazione con contatto, un surrogato sociale quest'ultimo, figlio del "porta a porta" e della "telefonata a freddo", che lascia poco spazio al concetto relazionale di "reciproca comprensione" a favore di un rapporto "mordi e fuggi", degno dell'ambito più povero in valori della nostra società.
Mi capita spesso di incontrare venditori “spaventati”. Come quella coppia che anni fa acquistò una chiesa sconsacrata del 1600. Appena incontrati iniziarono a raccontarmi la storia di quell'acquisto nei dettagli: le difficoltà della ricerca iniziale, le visite innumerevoli ad immobili che "non sentivano loro", fino alla gioia del giorno in cui compresero di averla trovata.
Ora, però, è il momento della separazione da quell'immobile, è il momento di rivendere. E purtroppo, come spesso accade, la richiesta è troppo elevata. Potevo io, dopo il loro racconto così accorato, liquidare la conversazione con un: "la vostra richiesta è fuori mercato"?
E’ iniziato cosi un dialogo che aveva l'obiettivo di presentare la mia opinione professionale, salvando però il principio di "reciproca comprensione". Da una parte, quindi, la loro casa e le loro attese, dall'altra io, agente immobiliare con la mia professione e le idee molto chiare su quell'immobile.
L'epilogo positivo di quell'incontro ha rafforzato in me la convinzione che sviluppare e mantenere la capacità di ascolto e di comprensione dell'altro, è un impegno che non finisce mai, pari al lavoro costante di aumentare il numero di relazioni nel mio mercato di riferimento.
Vivo un quotidiano molto comune a quello di tanti consulenti immobiliari. Condivido con loro lo stress, i tanti NO, quei SI che galvanizzano per settimane, il bisogno di aumentare il mio network relazionale.
Sono diverse le opportunità che hai per inserirti nel tessuto sociale del tuo quartiere, della tua città, del tuo mercato di riferimento. Prova a pensare ai centri di interesse dove le persone si raccolgono: mostre d'arte, spettacoli teatrali, associazioni civiche per il commercio, gruppi imprenditoriali, club che sposano cause sociali (ad esempio Lions o Rotary). Questi sono tutti ambienti dove partecipare con la sponsorizzazione di un evento, con la propria quota associativa, col proprio tempo dedicato ad attività di volontariato.
Siccome mi piace tentare strade nuove, di recente sto vivendo un'esperienza in BNI (Business Network International) un'organizzazione di marketing referenziale a livello globale che mi vede anche protagonista in prima persona come presidente del Chapter (Capitolo) di Firenze. Confido che anche questa esperienza mi riservi l'opportunità di stringere nuove relazioni.
Voglio condividere con te 3 consigli generali che sono certa ti aiuteranno a sviluppare relazioni di qualità:
Chi ben comincia...
La casa dei tuoi sogni è dietro l’angolo.